Nella vita di ogni persona esiste un propulsore molto potente che è la capacità di sognare. I sogni regalano alla persona la possibilità di potere sperare. I sogni aprono le porte a tutto quello che si desidera. I sogni hanno la capacità di farci stare bene ancora prima che le cose accadano. I sogni sono l’espressione di quello che desideriamo e vogliamo essere. I sogni sono il nutrimento dell’anima. Cosi come un bambino ha bisogno delle braccia e della presenza della mamma per sentirsi accudito, l’anima ha bisogno della capacità di sognare per trovare la propria vitalità; invece la vita diventa arida e desertica quando si sotterra la capacità di sognare. Quando l’interruttore della speranza si spegne e di conseguenza si opprime a se stessi la possibilità di continuare a desiderare, ecco che tutto diventa buio. La disperazione subentra quando i sogni svaniscono. Ognuno che valuta la propria vita come schifosa e assolutamente negativa potrà dirsi che nessun sogno potrà mai più realizzarsi. Purtroppo è propri cosi che subentra nelle persone la disperazione più totale, ed è proprio cosi che la vita diventa ancora più schifosa e negativa. Bella Fregatura! Non solo neghiamo a noi stessi la possibilità di sognare perché la vita cosi come la viviamo è uno schifo, ma la rendiamo ancora più schifosa proprio negandoci la possibilità di continuare a sognare. Ha senso tutto Questo? A senso che un affamato rinunci ad un piatto molto appetitoso che potrebbe sfamarlo solo perché vuole convincere se stesso di essere affamato? Mi spiego meglio. I sogni e la capacità di desiderare fanno stare meglio, ma siccome la nostra vita è molto negativa, noi rinunciamo a mangiare di questo piatto per renderci la vita ancora più disperata e negativa. Capito il senso di quello che noi facciamo quando impediamo a noi stessi la possibilità di continuare a sognare? intorno a noi esistono molti esempi concreti di persone che continuano ad utilizzare la capacità di sognare nonostante vivano in condizioni svantaggiate. L’aspetto sorprendente è che essi giovandosi di questo vantaggio, riescono a vivere molto meglio di chi vive in condizioni più favorevoli. Nel corpo umano per ogni gruppo muscolare esiste un suo antagonista, ovvero quando un gruppo muscolare si contrae dall’altra parte c’è un muscolo antagonista che si rilassa. Il rapporto tra i sogni e la disperazione sta nella stessa relazione. Se subentrano i sogni allora la disperazione scompare e viceversa. Sta quindi a noi scegliere quale muscolo imparare a contrarre. Nei paesi poveri molte persone vivono in condizioni al limite della sussistenza alimentare, eppure in molti casi essi vivono e gioiscono molto più delle popolazioni ricche. La differenza è che loro continuano a sognare che un giorno riusciranno a vivere meglio anche seora vivono in condizioni estreme e molto disagevoli. Ci sono persone con gravi handicap fisici che sono molto più felici di persone sane fisicamente. La differenza sta nel fatto che continuano a sperare che qualcosa un giorno possa cambiare e cercano in un modo o nell’altro di fare anche la più piccola cosa per riuscirci. Molte persone riescono a raggiungere obiettivi quasi impossibili solo perché si sono lasciati liberi di sognare che un giorno avrebbero potuto raggiungerli. Molte altre rinunciano ancora prima di provarci proprio perché hanno smesso di utilizzare la capacità di sognare. L’energia positiva prodotta dal sognare non è generata dal dovere a tutti i costi realizzare i propri obiettivi, ma nel sapere che ci si può provare sempre e fino all’ ultimo giorno della nostra vita. Potere un giorno alzare una coppa in mano, non per dire: io sono una persona di successo e soddisfatto di me perché ho realizzato oppure ho raggiunto questo o quel risultato, ma per dire: “IO Ci HO PROVATO” e questo a prescindere dai risultati raggiunti. Questo è il successo di chi non permette a nessuno, nemmeno a se stesso di rubare la capacità di sognare. In altre parole è molto più conveniente aprire il cuore a quello che si desidera come bene per la vostra vita e provare a realizzarlo piuttosto che lasciarsi sopraffare dalla disperazione e smettere di sognare. E’ più conveniente accettare la probabilità che, provandoci, potreste non riuscirvi, piuttosto che rinunciare per il dubbio di potere fallire. in termini di costi personali chi smette di sognare e rinuncia a provarci paga un prezzo personale molto più alto di chi sogna, prova e va incontro a fallimenti. Lo scopo di continuare a sognare non deve essere quello di pretendere di raggiungere a tutti i costi degli obiettivi, ma è semplicemente quello di avvantaggiarsi del potere positivo della speranza che genera azione e che permetterà un giorno di potere dire a voce alta e con determinazione “IO ALMENO Ci HO PROVATO”. Nel continuare a sognare aumenta il livello di benessere e nell’azione cresce la probabilità di successo. Viceversa senza sogni aumenta il livello di malessere e nella passività si subisce senza realizzare. Ad ognuno la libera decisione di quale parte piegarsi.
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