Come aumentare il benessere imparando ad ascoltare il malessere

//Come aumentare il benessere imparando ad ascoltare il malessere

Ci siamo mai chiesti come si sarebbe evoluta la vita umana senza il malessere? La risposta più immediata è “Meravigliosamente Bene”. Ma riflettendoci bene, siamo veramente sicuri che il malessere rappresenti veramente il male nella vita degli esseri umani? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare delle ipotesi concrete riguardo ai possibili modi in cui l’organizzazione della vita si sarebbe evoluta senza il malessere. Immaginiamo un medico o un chirurgo che nella sua professione fosse reso immune da qualsiasi reazione di malessere, che cosa dovrebbe motivare questo professionista a fare bene il proprio lavoro? Analogamente, mettendoci dalla parte del paziente, in che modo potremmo venire a conoscenza di un problema organico se il nostro corpo fosse esente da qualsiasi sintomo di sofferenza? Continuando, per quale ragione uno studente dovrebbe studiare e comportarsi bene, sapendo che, se anche lo facesse male, non percepirebbe nessun disagio? Potremmo anche domandarci, in che modo i bambini piccoli dovrebbero apprendere a stare lontani dal fuoco, dai coltelli ed in generale da tutte quelle situazioni potenzialmente pericolose per la loro vita, se fossero esenti da qualsiasi forma di sofferenza ? Anche se formulate sotto forma di ipotesi questi esempi concreti mettono in evidenza che il malessere, per quanto spiacevole, è assolutamente necessario alla nostra sopravvivenza e allo sviluppo del nostro benessere. In altre parole potremmo dire che senza il dispositivo della sofferenza, la vita non si sarebbe evoluta e la società umana non sarebbe progredita nel modo in cui la conosciamo adesso. Per quanto possa essere contrario alle convinzioni di chi, in maniera superficiale, inquadra nel malessere solo un nemico da sconfiggere, il malessere invece si presenta come un alleato fedele. Infatti il malessere dovrebbe essere considerato come un socio devoto, che è stato messo al fianco di ogni essere umano per aiutarlo a progredire nel benessere. Purtroppo nella realtà quotidiana gli esseri umani hanno trasformato il malessere in un nemico da sconfiggere piuttosto che in un ambasciatore senza pena. Questo fraintendimento oggi produce il risultato ucciderlo ancora prima di averlo ascoltato. Sfortunatamente questo si traduce in un grave errore di valutazione che porta la persona a rendere ancora più acuto il proprio malessere. Tutti i tipi di malessere, ivi compreso quello psicologico sono stati concepiti per segnalarci delle anomalie. La funzione del malessere è quello di comunicarci quando qualche cosa non va bene nell’organizzazione della nostra vita o nel funzionamento del nostro corpo. Il fatto di cercare distrazioni, piaceri, alcool, e quant’altro al solo scopo di volere zittire il malessere, producono il risultato contrario che è quello di aumentare il disagio. Cosi come un qualsiasi malessere fisico può essere un utile indizio per comprendere un problema e curarlo per tempo, allo stesso modo un malessere psicologico ci sta segnalando qualcosa di importante che merita di essere ascoltato. Una qualsiasi reazione di malumore è uno dei modi che il nostro organismo ha sviluppato per segnalarci un inconveniente a cui dovremmo imparare a prestare attenzione invece di cercare di ignorarlo. Un malessere personale potrebbe segnalarci alcuni inconvenienti riguardo la nostra relazione sentimentale o la nostra vita sessuale, la solitudine, la mancanza di fiducia in se stessi, le preoccupazioni per il futuro o per il nostro lavoro; qualunque possa essere il reale motivo, solo ascoltando il disagio lo capiremmo e grazie ad esso potremmo organizzare una linea di azioni per recuperare il benessere. Se imparassimo a considerare il disagio come un emissario fedele, impareremmo ad ascoltarlo e sempre grazie a lui potremmo essere guidati verso tutti quei cambiamenti utili al recupero del benessere. Al contrario di quello che comunemente facciamo, dovremmo imparare a salutare il malessere psicologico con un piacevole benvenuto, ed entrando in relazione con lui farci dire cosa ci vuole comunicare. Se cambiassimo il nostro atteggiamento verso questa direzione, posso assicurarvi che si apriranno strade nuove e tra queste ci sarà molto probabilmente quella che potrà farci recuperare lo stato di benessere. Mi permetto di concludere affermando che Il malessere è l’alleato più fedele del benessere ed è quello che toglie immediatamente il disturbo quando entra in scena il benessere. Imparando ad ascoltarlo ci stiamo dando l’opportunità di sfruttarlo a nostro vantaggio. Per finire è utile sapere che i principali malesseri psicologici che riportano le persone sono principalmente alimentati da tutti i tentativi fallimentari che quotidianamente, anche se inconsapevolmente, mettono in pratica per evitare di entrare in contatto con il disagio psicologico. Questo processo produce una forte rivalità tra il malessere e la persona con Il risultato di impedire qualsiasi forma di cooperazione tra le due parti. Cosi come a tutti noi da molto fastidio quando gli altri non ci ascoltano, lo stesso succede al malessere psicologico, solo che anziché alzare la voce il disagio psicologico aumenta la sua intensità.

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