La trappola! Come uscirne?

//La trappola! Come uscirne?

La trappola!

Chi nei momenti difficili non desidera  trovare soluzioni facili e immediate? Comunemente questo  è  la prima cosa che vorremmo quando ci troviamo ad affrontare problematiche  che possono sorgere nel lavoro, nello studio, nelle relazioni intime , sociali, nella famiglia, etc. Purtroppo, non essendo le soluzioni facilmente disponibili, il più delle volte per di non essere travolti dal disagio, la prima mossa con cui affrontiamo le difficiolta’ è  quello di utilizzare strumenti di distrazione, qual possono essere:  sociali network, WhatsChat, messaggi telefonici, film, pulizie, svago, etc.. in effetti le strategie di distrazione, per fare fronte alle difficoltà che ci inquietano,  sono le più facili da disporre nel presente ed in poco tempo sono in grado di alleggerire il disagio emotivo, anche se la difficoltà rimane ancora irrisolta. Il vantaggio di utilizzare le strategie delle distrazioni  ci cattura facilmente perché e’ in grado di produrre veloci benefici emotivi,  ma nella verità le strategie distraenti posso diventare per la persona una grande trappola se diventano abitudini. Infatti se l’uso delle strategie distraenti  davanti alle difficoltà diventa per la persona una costante ed esse si prolungano anche nel tempo, tali abitudini  diventeranno più croniche e la porteranno, suo malgrado,  a  sprofondare  progressivamente a livelli di disagio sempre piu intensi specie davanti a nuove difficoltà. Mentre nel passato i mezzi di distrazione per allontanarsi dal disagio   erano ricercati attraverso passeggiate, uscite con amici e televisione con uno o due canali, adesso non è più così. Oggi la persona per distrarsi dal disagio procuratogli dalle sue difficoltà, dispone immediatamente di mezzi facilmente reperibili quali sono i network sociali,telefonini. Computer, film ed accessori virtuali vari  che possono  farla rimanere  appiccicata ad essi per ore e giornate intere. Quando questo inizia ad accadere in maniera frequente, quella che dovrebbe essere per la persona una distrazione benefica invece con il tempo diventa una trappola molto appiccicosa quasi una vera e propria dipendenza da cui uscirne sarà sempre più difficile, se non si comprende per tempo che quella strada,se abusata,  è sbagliata, inconcludente e dannosa.  Mi permetto di definirla trappola perché oggi i dispositivi interattivi distraenti tipo i telefonini, i computer e la TV sono per il cervello degli attivatori neuro fisiologici molto potenti , ed anche se durante il normale uso sono apparentemente piacevoli ed innocui per la persona,  invece essi sono in grado di produrre  un enorme carico di lavoro mentale che è grado di surriscaldare  e stressare concretamente  il cervello. Quando questo accade, la persona può rendersi conto del proprio stress da alcuni degli effetti  che possono manifestarsi,  quali: senso di stanchezza,apatia , sonnolenza,abbassamento della  capacità di concentrazione e perdita di piacere nel fare le cose. Purtroppo l’esito di questi effetti negativi non si esauriscono  solo in questo punto ma proseguono. Giusto gli effetti negativi sopra menzionati, aumenteranno progressivamente per la persona il livello di disagio che la faranno sempre più sentire come esaurita e senza risorse. Da quel punto per l’individuo affrontare le sue reali difficoltà  della sua vita diverrà più difficile e si  ridurra’ l’entusiasmo ad agire in maniera decisa e lucida . Ed ecco quindi che la persona si ritrova a scendere,  suo malgrado e senza una consapevole intenzione, ad un gradino ancora più basso di questa scala che definisco infernale, un gradino dove risiederà  un ulteriore catenaccio a doppia mandata che sara dato dalla procrastinazione e dall’evitamento. La procrastinazione è la tendenza a rinviare a dopo quello che dovrebbe essere affrontato nel presente e l’evitamento farà desistere la persona di affrontare dei compiti che potrebbero essere difficoltosi. Quindi come se non bastasse, Il procrastinare e l’evitamento a sua volta porteranno la persona ancora ad un gradino più basso nella trappola che lo incatena. Da una parte accantonando le questioni che dovrebbe essere affrontate e risolte e dall’altra parte l’evitamento bloccando le proprie ambizioni accumuleranno tensioni e sofferenza nella testa  e nell’animo della persona.  Ovvero, la persona già appesantita dallo stress( surriscaldamento neuro fisiologico)  generato dalle strategie distraenti, aggiungerà anche la frustrazione ed il disagio per questioni irrisolte e desideri castrati, motivo per cui diventerà facile preda  di un atteggiamento mentale negativo ed un umore  depresso. Arrivati a questo punto la persona senza rendersene conto è stata risucchiata nel fondo di questa  trappola che dire infernale potrebbe non essere una esagerazione, ovvero un condizione in cui tutte le sue risorse positive personali sono state totalmente imprigionate. Quando questo accade , il prendere decisioni, intraprendere azioni e completare i propri compiti  o cimentarsi in nuove sfide diventerà  molto  più difficile ed angosciante. Cosa fare quindi per non cadere in questa trappola? Ma meglio ancora, ancora cosa fare per uscire fuori da questa trappola se si riconosce di esserci caduti dentro? L’essere consapevoli di essere dentro questa trappola è il primo passo e la lettura di questo argomento dovrebbe aiutarci a capire se lo siamo. Il secondo passo invece da capire ed accettare che uscire da questa trappola, se radicata da tempo, si, è possibile ma non sarà una impresa facile, altrimenti che trappola  sarebbe! Il terzo passo è quello di essere consapevoli non ci sono alternative, o ci rimani dentro e sprofondi sempre di più, oppure  agisci per uscirne anche se questo inizialmente ti stressera’ e ti procurerà disagio.  Gli altri passi su come e cosa per uscirne li proporrò nel prossimo argomento, poiché già vi ho stressato abbastanza.Comunque essendo  questa trappola molto diffusa tra le persone specie tra i giovani, chiedo ai più coraggiosi lettori, che hanno trovato interessante l’argomento di condividerlo nel proprio diario. Il fatto di divulgare l’argomento  potrebbe aiutare qualcuno dei vostri amici e conoscenti nel prendere consapevolezza dell’esistenza di questa insidiosa trappola. intanto con la speranza di avervi fornito una riflessione utile vi rimando al prossimo argomento sui passi da fare per tirasi fuori da questa trappola

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