Conoscere L’ansia

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Come la psicoterapia cognitivo comportamentale cura i disturbi d’ansia

Il trattamento dei disturbi d’ansia nella psicoterapia cognitivo comportamentale si svolge in una maniera molto semplice. I primi tre o quattro incontri sono dedicati alla conoscenza di cosa disturba il paziente. Il colloquio e la somministrazione di alcuni test, sono gli strumenti che lo psicoterapeuta utilizza per fare un focus sul problema e quali sono le “convinzioni” e i comportamenti disfunzionali” (leggere i paragrafi precedenti) che lo alimentano. Dopo i colloqui preliminari di valutazione, lo psicoterapeuta  condivide le sue conclusioni

Le “meta preoccupazioni”, i motori responsabili dei disturbi d’ansia

Le “meta preoccupazioni” sono le principali cause cognitive che generano circoli viziosi di mantenimento  dei disturbi d’ansia. La psicologia cognitivo comportamentale differenzia due livelli di preoccupazioni, quelli primari e quelli secondari. Le “meta preoccupazioni” sono quelle che si collocano a livello secondario. Per capire meglio, prendiamo il caso di un ragazzo preoccupato per un esame scolastico che dovrà sostenere a breve. Questo tipo di preoccupazione  è di primo livello in quanto  ha origine da una questione concreta, l’esame da affrontare.

L’ABC dei disturbi d’ansia

Nell’articolo precedente si è detto che inquadrare il “problema” nell’ansia equivale a credere che essa è il “pericolo” da evitare. Si è anche messo in risalto che la conseguenza di tale convinzione  è quella di attivare l’ansia anzitempo, poiché l’ansia è il dispositivo naturale che l’organismo  attiva dinnanzi alla previsione di  un “pericolo”.  Questa constatazione  mette in rilievo  come una convinzione “errata” (ansia = pericolo), è in grado di innescare e mantenere un circuito ansiogeno. La teoria cognitivo comportamentale puntualizza,

Sull’ansia è importante sapere che:

E’ una  reazione naturale d’allarme che si attiva quando valutiamo delle situazioni come pericolose o minacciose. Da una prospettiva evolutiva,  l’ansia  è un  dispositivo di allarme  utile alla sopravvivenza. In altre parole, senza il congegno  dell’ansia non saremmo in grado  di percepire i pericoli e di affrontarli in maniera tempestiva. Le persone vulnerabili all’ansia commettono spesso l’errore di considerarla come “il problema”. Il credere che l’ansia è “il problema”,  ha  portato la medicina tradizionale a  equipararla  ad una  malattia organica. L’eccessivo

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