L’utilità di autorizzarsi a sbagliare per vivere meglio

//L’utilità di autorizzarsi a sbagliare per vivere meglio

Se veramente potessimo pensare ad uno dei regali più meravigliosi da ricevere, quello di sentirsi liberi di sbagliare e di potere fallire sarebbe certamente tra i più belli . Molte delle nostre tensioni psicofisiche, sia nell’ambito personale che professionale, nascono proprio  dalla paura di potere fare degli errori. Senza esserne pienamente consapevoli,  la maggior parte delle persone crede di non dovere mai sbagliare e molti individui rinunciano a portare avanti dei progetti e delle idee  per la paura di potere andare incontro ad  errori o fallimenti.  Molte persone troncano sul nascere il proprio potenziale creativo proprio perché assoggettati dalla preoccupazione dell’errore e del fallimento.

In moltissimi casi il semplice rischio di potere esprimere concetti o idee diverse dagli altri, blocca la persona a farlo e sempre per la stessa paura  di sbagliare.  L’enfasi posta sul divieto assoluto di fare degli errori viene molto rinforzata dalla matrice culturale della società moderna, che enfatizza con giudizi fortemente negativi gli errori ed i fallimenti. Infatti nella società moderna gli insuccessi trovano maggiore risonanza dei successi e questo potrebbe giustificare il terrore inconscio che le persone hanno di sbagliare. Ad ogni modo, la convinzione radicata di non dovere sbagliare deve fare i conti con la realtà di tutti i giorni che e’ appunto quella degli errori. Primo: nella realtà degli essere umani nessuno  può dirsi  immune da errori e fallimenti, poiché  questi si succedono sempre e anche frequentemente.   Secondo:  tutto il nostro sapere e le evoluzioni   scientifiche sono figli  degli errori che li hanno preceduti. Anche se può sembrare una affermazione forte, potremmo dire che, senza gli insegnamenti provenienti dagli  errori, non ci sarebbe stato progresso o meglio ancora tendenza al progresso. Infatti, le abitazioni non costruite bene, hanno permesso di migliorare successivamente i criteri costruttivi dei palazzi e delle case. L’esito di alcuni incidenti aerei o automobilistici hanno permesso di mettere in evidenza delle falle che a loro volta hanno consentito di migliorare la sicurezza e l’affidabilità dei mezzi di trasporto. Nel campo clinico l’esito di diagnosi errate ha  consentito di migliorare nel tempo  le procedure diagnostiche, rendendole dopo più affidabili e precise. Queste evidenze dimostrano, a differenza di quanto comunemente la gente pensa, che l’errore per la nostra società e’ un valore piuttosto che un disvalore. Un prova di quanto affermato e’ che, le persone che più di altre riescono a sfruttare il proprio potenziale creativo, sono proprio quelle che accettano l’errore o il fallimento come fasi indissolubili dell’intero processo creativo.  Viceversa tutti coloro che impediscono al proprio potenziale creativo di sorgere, sono proprio quelli che evitano in maniera assoluta tutte le occasioni e le iniziative in cui possono andare incontro ad errori e fallimenti. Purtroppo l’impedire al potere creativo di esprimersi ricade come effetto negativo su tutta la società contemporanea, poiché essa viene ad essere privata di una risorsa potenziale che e’ per l’appunto il potere creativo  presente in ogni persona.  Se in accordo con la riflessione da me proposta, tutti noi, insieme, possiamo fare qualche cosa per cambiare l’attuale e assoluta tendenza culturale  di non dovere fare errori, ecco alcune delle azioni che suggerisco di fare. La prima e’ di iniziare ad apprezzare gli errori come potenti strumenti di apprendimento. La seconda e’ di iniziare a proporre gli errori ed i fallimenti come fasi indissolubili alla crescita personale e professionale. La terza e’ quella di insegnare ai più piccoli ad accettare gli errori ed i possibili fallimenti senza averne più paura. La quarta e’ quella di iniziare ad accettare noi stessi gli errori, scorgendo in essi gli insegnamenti utili che ci consegnano. La quinta e’ quella di smettere di giudicare negativamente chi sbaglia ed anzi approfittare dell’errore per imparare cose nuove.  La sesta e’ di darsi il pieno diritto di sbagliare. Il settimo punto e’ quello di immaginare fin da adesso  con quale gioia ed entusiasmo si fanno le cose, quando non siamo sopraffatti dalla paura di sbagliare o di fallire. Io non so cosa farete voi, ma io questo meraviglioso regalo me lo faccio fin da subito e per tutto il resto della mia vita. E se qualcuno dovesse pensare che sto sbagliando, mi ringrazi in quanto il mio errore contribuirà, se cosi sarà. a perfezionare le sue idee e  teorie. Buona vita a tutti.

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